Storia, cultura e ambiente

 

Come arrivarci [mappa]

in auto
Superstrada E 55 (S.S.16 e S.S. 379) Bari - Lecce, uscita Cisternino, quindi S.P. 7 e S.P. 9 [video]

  in treno
Ferrovie dello Stato:
linee Milano - Lecce, Roma - Lecce

o con le meravigliose Ferrovie del Sud-Est: linea Bari - Lecce

  in aereo
Aeroporto Brindisi - Papola - Km 45

Aeroporto di Bari Palese - Wojtyla -  Km 85

e poi....in moto, in bici e a piedi!

 
 

 

 


storia

Sull'ultimo lembo della Murgia sud orientale pugliese (394 m. sul livello del mare), si  affaccia a Sud-Ovest sulla splendida Valle d' Itria tempestata di trulli. Il territorio del Comune di Cisternino fu abitato, fin dal Paleolitico medio - superiore, da nuclei umani provenienti dal nord della penisola o dall'area siculo-africana e che lasciarono, sulle colline dove fissarono i loro accampamenti stagionali, numerose tracce della loro vita, dedita alla caccia e alla raccolta di frutti spontanei e tuberi. Ancora oggi, nella zona di monte Specchia, sui colli di Restano e sulle incolte balze di Serra Amara, si rinvengono utensili preistorici d'ogni genere: punte di zagaglie, lame, raschiatoi e bulini per incidere ossi. Queste comunità umane andarono sempre più infittendosi, fino a raggiungere un numero considerevole di insediamenti nell'Età del Bronzo; decine di stazioni di questa Età sono state recentemente localizzate in varie zone del territorio e quelle di Maselli, Ibernia piccola, Carperi, monte d'Alessio, monte le Fergole e Figazzano, hanno un'importanza non indifferente per la comprensione della preistoria brindisina.



I trulli foto M. Zizzi

L'apporto di civiltà d'oltremare e la scoperta dei metalli, portarono all'esaurimento della funzione di questi villaggi capannicoli che sorgevano, quasi tutti, lungo paleoalvei di fiumi ora scomparsi o presso estese doline, e portarono all'edificazione dei primi agglomerati urbani nelle zone di Calabrese, Monsignore, San Salvatore e Gianecchia, dove sono state rinvenute, nel corso dei lavoro agricoli, necropoli e ruderi di abitazioni. La leggenda vuole che Cisternino tragga la sua denominazione dal mitico fondatore eponimo chiamato Sturnoi, compagno di Diomede. Sturnoi, dopo aver partecipato alla lega messapica contro Taranto, divenne centro Romano e si chiamò Sturninum e probabilmente fu distrutto nel 216 a. C., durante le scorrerie di Annibale in Puglia, a causa delle invasioni barbariche. I monaci basiliani, venuti dall'Oriente nell'ottavo secolo, notarono in queste contrade le rovine dell'antico centro e ad esse si riferirono quando, volendo localizzare la badia di rito greco da essi edificata proprio dove oggi sorge la chiesa matrice, la indicavano come "San Nicolò cis-Sturninum". Attorno alla badia greca sorsero le prime case di agricoltori, di pastori e di artigiani e si formò così il casale di Cisturninum, nominato per la prima volta in una bolla del 1180 che il Papa Alessandro III° inviò a Stefano, vescovo di Monopoli, confermando l'appartenenza "ecclesiam Santi Nicolai de Cisternino cum Casali suo, ecclesiam S.Maria de Berni cum casali suo", alla Mensa Vescovile Monopolitana.


Madonna del Cardellino

Non si è mai saputo come Cisternino sia passata ai vescovi di Monopoli, ma fu certamente conseguenza della secolare lotta tra la chiesa di rito greco e quella latina. Intorno al 1330 Cisternino fu venduta simoniacamente dal vescovo Pasquale Brigantino a Princivalle di Santacroce, nobile monopolitano. Per un secolo Cisternino ebbe baroni civili e nella prima metà del 1400 troviamo suo barone il monopolitano Nicola Indelli; in questo periodo la cittadina fu cinta di mura, inframezzate da torri cilindriche e quadrate. Nel 1463, quando Ferdinando I° d'Aragona venne in Puglia per soffocare la ribellione di Giovanni Antonio Orsini, Principe di Taranto, il vescovo di Monopoli, Manfredi, lo raggiunse presso Ruvo e chiese, fra l'altro che Cisternino tornasse ad appartenere alla Mensa Vescovile. Ferdinando, avendo in quel momento bisogno di alleati, concesse al vescovo Manfredi la baronia del casale. Nel 1495, Cisternino fu conquistata dalla Serenissima Repubblica di Venezia, che la tenne, fino al 1528, quando fu acquisita dagli Spagnoli.



Piazza dell'orologio
foto M. Zizzi

In quel tempo troviamo il nobile di Spagna, Galeotto Fonseca, barone di Cisternino. Il malgoverno parte, la oppressione fiscale del vescovo dall'altra, fecero trascorrere anni di tormento e di miseria alla popolazione che imparò ad apprezzare la libertà. Fu per questo che ogni moto antifeudale trovò i cittadini di Cisternino in prima fila. Nel 1647, seguendo l'esempio di Masaniello a Napoli, insorsero contro il vescovo-barone e bruciarono la sua residenza. Nel 1799 fu cittadella democratica ed accolse i familiari dello scrittore Ignazio Ciaia, presidente della Repubblica Partenopea. Un altro figlio di Cisternino, Nicola Semeraro, capo del nucleo repubblicano di Francavilla Fontana, fu trucidato in quella città dai realisti. Nel 1820 attivissima era la Vendita Carbonara di Cisternino che annoverava una ottantina di aderenti fra religiosi, professionisti ed artigiani. Fu Giuseppe Capece di Cisternino ad innalzare sul forte di Brindisi la bandiera tricolore, dopo aver lacerato il vessillo borbonico. Successivamente fu creato un nucleo mazziniano, aderente alla "Giovane Italia". Nel 1848, quando il governo borbonico, ligio all'Austria, si apprestava a chiamare alla armi la popolazione, Cisternino insorse ed impedì che si procedesse alle operazioni di leva. La popolazione attuale conta 12.204 abitanti.

cultura&tradizioni

festival e iniziative culturali

Alter Festa | Pietre che cantano| Festival delle Bande "Valle d'Itria" | Suoni Sacri dal Pianeta


le manifestazioni folkloristiche e le sagre

    Il Lunedì di Pasqua "A Pasquarèdde" per antica tradizione, ci si reca al Santuario della Madonna d'Ibernia (Madonna de Bernis) a 3 km dal centro abitato, con un dolce a forma di borsetta con due uova sode per i maschietti e a forma di bambola con un uovo sodo nel grembo per le femminucce. Questo dolce caratteristico "u chrruchl" ha un significato di fecondità. La Vergine d' Ibernia è la Madonna dell'abbondanza, della vita e della felicità.


fiere e mercati
  • Fiera di S. Antonio, 13 Giugno
  • Fiera del Martedì Santo
  • Fiera dell'Aia e di S. Quirino, 15 Luglio
  • Fiera della Bomminella, 8 Settembre
  • Mercato Settimanale, il Lunedì

le sagre

  • Sagra delle orecchiette, Agosto frazione Caranna.
  • Sagra popolare del coniglio, Agosto nella frazione di Marinelli.
  • Sagra dell'uva, Settembre: frazione di Casalini.

i rituali religiosi

  • S. Antonio da Padova, 13 Giugno.
  • Madonna D'Ibernia, lunedì di Pasqua.
  • Santi Medici alla C.da Marinelli, Luglio.
  • Madonna di Fatima alla C.da Sisto, Luglio.
  • Santa Maria Immacolata C.da Casalini, Agosto.
  • Maria Addolorata C.da Caranna, Agosto.
  • SS. Protettori Quirico e Giulitta, Agosto Festa patronale del paese, con spettacoli, luminarie, mostre di artigianato.

i siti archeologici

    Chiancuddo, Monte Le Fergole, Santuario della Madonna d' Ibernia Nelle vicinanze del Santuario, il terreno circostante è cosparso di reperti ceramici d'epoca romana e medioevale, il rinvenimento di tombe e di un capitello bizantino, lasciano supporre che il santuario sorga sulle rovine di un centro abitato, che aveva tra le strutture urbane, una chiesa paleocristiana.

     


i beni architettonici
  • Centro storico; caratterizzato da architettura spontanea: viuzze, archi contrafforti, scalette, ballatoi rimasti intatti nel tempo;
  • Il Cimetero di Sant' Anna Fuori le Mura
  • Ponte della Madonna; su cui domina il palazzo Amati


    Torre Normanno-Svveva            foto M. Zizzi
  • Torre Normanno-Sveva o di Porta Grande; era il principale ingresso al paese. Alta circa 17 metri, sulla sua sommità è posta una piccola statua di S.Nicola e incorpora nel rivestimento l'antica torre. Il tutto è stato oggetto di riattamenti l'ultimo dei quali nel 1995.
  • Palazzo Vescovile o Baronale; costruito nel 1560. Sui resti della facciata esterna, in via Castello, si possono notare due lapidi con gli stemmi del vescovo e barone, prodromi dello stemma comunale.
  • Palazzo Capece con annessa Torre del Vento
  • Palazzo del Governatore
  • Palozzotto Signorile C.da Monreale; situato nella omonima contrada, attualmente centro di una azienda agricola;
  • Istituto Salesiano "Sacro Cuore"
  • Convento dei Monaci Cappuccini con Chiesa di S. Antonio; attualmente sede dell'ospedale
  • Santuario della Madonna d'Ibernia (Madonna de Bernis); situato a 3 km dal centro abitato. Il primo accenno sul santuario lo troviamo in una bolla inviata da Papa Alessandro III nel 1180 a Stefano Vescovo di Monopoli, per confermargli la giurisdizione ecclesiastica su di esso. Secondo la tradizione, la Vergine Maria con un'apparizione indicò lei stessa, lasciando un'orma del piede sulla roccia, il punto preciso dove voleva che sorgesse il santuario. Il terreno circostante cosparso di reperti ceramici d'epoca romana e medioevale, il rinvenimento di tombe e di un capitello bizantino, lasciano supporre che il santuario sorga sulle rovine di un centro abitato, che aveva tra le strutture urbane, una chiesa paleocristiana. La Vergine d' Ibernia è la Madonna dell'abbondanza, della vita e della felicità. Il lunedì "a Pasquarèdde" e a ferragosto, per antica tradizione, i fedeli, si recano in pellegrinaggio al Santuario.

  • Chiesa di S. Cataldo

  • Chiesa di S. Quirico; sul luogo dove apparve il Santo, liberando così la comunità dal flagello della peste, fu eretta nella seconda metà del 1600 la chiesa che in tempi succesivi ospitò "la ruota", utilizzata per i figli non voluti, esposti e visibile ad est nel piccolo vano-finestra che conduceva alla casa del custode.



    Chiesa Matrice  foto M. Zizzi
  • Chiesa Nuova o del Sacramento
  • Chiesa di S. Cataldo; del Secolo XVIII
  • Chiesa Matrice; del secolo XIV,dedicata al culto di S.Nicola di Patara e costruita su di una antica chiesa dei monaci Basiliani. In essa sono presenti due opere in pietra viva firmate dal Magnifico scultore "Stephanus Apulie Poteniani: S.Maria di Costantinopoli, conosciuta nella storia dell'arte come la Madonna del Cardellino situata nella navata a destra tra i due Cappelloni del S. Rosario e del SS. Sacramento ed un più piccolo tabernacolo con putti ed Ecce Homo, commissionati intorno al 1517 dall' Arciprete don Paolo Longo al citato Stefano da Putignano.

personaggi illustri del paese

  • Pasquale Lagravinese - Avvocato, scrittore, poeta.
  • Nicola Lagravinese - Medico, scrittore, ricercatore.
  • Quirico Punzi - Sacerdote, professore, benefattore, uomo di cultura, fondatore della scuola Magistrale "Giannettino".
  • Vicenzino Punzi - Poeta dialettale.
  • Francesco Convertini - Missionario.
  • Martino Carrieri - Insigne avvocato.
  • Francesco Clarizia - Avvocato, politico.
  • Marco Tullio e Quirico Punzi - Insegnanti, studiosi di storia locale.

personaggi

  • "zip-zip" - monumento vivente delle feste, madonnaro naif, jubox ambulante, porta santini.
  • e tanti altri..........

ambiente

parchi e giardini

  • Il bosco Monti Comunali; nel territorio comunale vi sono circa 400 ettari di bosco di cui ha 244.18.33 di proprietà comunale, posti da 250 a 350 m s.l.m.. I boschi comunali sono la formazione vegetale più consistente della provincia. Attualmente sono in corso lavori di miglioramento con sostituzione del pino d'aleppo e del cipresso, con latifoglie autoctone (fragno, rovella, leccio ecc.) che si armonizzano meglio con le essenze presenti, quali carrubo, bagolaro, carpinella, orniello, acero campestre, ecc.. I territori comunali rimboschiti sono circa 42 ettari.

  • La pineta e la villa Comunale; meraviglioso balcone sulla splendida Valle d'Itria, dal quale lo sguardo giunge senza ostacoli sino a Martina e Locorotondo. La pineta in particolare è ritrovo per la gioventù locale ed ospiti, soprattutto nelle serate estive.

itinerari

 


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  • Trulli a Pere Rosse   www.trulliapererosse.it  Valle d'Itria zona Ostuni - Ceglie
  • Magica Casa             www.magicacasa.it          Zona piedi monti comunali Cisternino - mare
  • B&B Millefiori             www.bbmillefiori.eu          Valle d'Itria zona monti comunali Cisternino

 

 


dove mangiare

il Cucco enoteca|cantineria [www]

C.so Umberto I, 137

ottima cucina, ottimo rapporto qualità prezzo, ottima carta vini, ottima norcineria, ottimo servizio

cucina tipica di ottimo livello, giovane e creativa

Tel. 080 4449064

prezzo da 15 a €20
Taverna della Torre [www]

Piazza Garibaldi Porta Grande 

ottimo posto, ottima carta vini, ottimo servizio
cucina tradizionale e internazionale   prezzo da25 a 30
Trattoria Bell'Italia

Via Duca D'aosta, 29 (centro storico)

ottimo posto, buona carta vini, ottimo servizio
cucina tipica e atipica   prezzo da 20 a 25
Doppio Zero

C.so Umberto - P.zza P. Rossi (c.s.)

ottima pizza, ottimo posto, buona carta vini, ottimo servizio
pizzeria   prezzo da 18 a 30
     

 

  • Osteria Cantone ristorante (valle d'itria) www
  • (ottimo posto, ottima carta vini, ottimo servizio 20/30)
  • Da Tonia ristorante pizzeria cucina tipica Via Locorotondo, 52 (buona cucina, discreta carta vini, buon servizio €13/18)
  • Osteria Sant'Anna  ristorante Via Martina Franca (valle d'itria)
  • (ottimo posto, buona carta vini, ottimo servizio 15/25)
  • Il rugantino ristorante pizzeria Contrada Lamacesare (buon posto, buona carta vini, ottimo servizio 15/25)
  • Il Capriccio ristorante pizzeria Località Caranna  (buon posto, buona carta vini, buon servizio 15/25)
  • Il Quadrifoglio ristorante pizzeria Località Casalini  (buon posto, buona carta vini, buon servizio 15/25)
  • Birreria Nincasi Via Dante, 12 tel. 3475973313
  • Al Vicoletto Rosticceria Via Santa Lucia (c.s.)
  • Zio Pietro Rosticceria Via Duca D'Aosta (c.s.)
  • Al Vecchio Fornello Rosticceria Via Basiliani (c.s.)
  • Piazza Nuova Rosticceria P.zza P. Rossi (c.s.)
  • Trattoria la botte, Via Santa Lucia (c.s.)
  • Trattoria del Centro Storico, Via Regina Elena (c.s.)
 
BIBLIOGRAFIA

Uffici Comunali di Cisternino. Documentazione.
Antore. I Vescovi di Monopoli.
G. Coniglio. Visitatori del Viceregno di Napoli. Tipografia del Sud Bari.
G. Grassi. Notizie Storiche di Cisternino.
A. De Vitofranceschi. Cenno storico di Cisternino e bibliografia dei SS Quirico e Giulitta. Del Vecchio Lecce,1876.
L. Pepe. Storia della città di Ostuni dal 1463 al 1639. Rani, 1894.
A. Caggiano, S. Ostuni, R. Semeraro, M. L. Hermann. I Quaderni della Pro-Loco, Relazioni. Grafischena, Fasano, 1980.
Regione Puglia C.R.S.E.C. Ostuni. Archivio Storico-documentale.