Allarme acqua da Nord a Sud
Un nuovo rapporto del Wwf sottolinea l'emergenza acqua nel
mondo e traccia in sette punti una strategia dell'Organizzazione per
gestire i bacini fluviali considerati elementi cardine nell'uso
sostenibile delle risorse mondiali d'acqua dolce. Secondo
l'Organizzazione, dal bacino superiore del fiume Parana in Brasile,
Bolivia e Paraguay fino all'intero sistema idrogeologico nazionale della
Spagna, che include centinaia di dighe, l'esclusione delle popolazioni
locali combinata con piani di sviluppo inadeguati sono la causa di
un'iniqua distribuzione dei benefici dell'acqua. Un rapporto dell'Unep
(United Nations Environment Programme) sullo stato ambientale del
continente africano rivela, come segnalato dall'agenzia Redattore sociale, che nel
Nilo i livelli di nutrienti sono diminuiti a tal punto da ridurre la pesca
di sardine nel delta da 22,618 milioni di tonnellate a meno di 13,500 mln.
Negli ultimi 30 anni la crescita della popolazione, le guerre, il debito,
i disastri naturali e le malattie hanno danneggiato il ricco ambiente
africano; nei prossimi 30 anni, altri fattori come il cambiamento
climatico, l'introduzione di specie viventi aliene, l'espansione
incontrollata delle città e l'inquinamento da autoveicoli, aggraveranno i
livelli di povertà, il malessere e la crisi ambientale. Anche per CIPSI e
il Contratto mondiale sull'acqua la lotta alla povertà e l'acqua sono questioni sempre
più urgenti. Entrambe le organizzazioni hanno dichiarato di partecipare al
vertice di Johannesburg senza illusioni: "Si moltiplicano i summit, non si
affrontano i problemi! Attenzione, vogliono comprarci!". [09.08.2002]
» Fonte: © Redattore sociale, WWF Global Network; » Approfondimento: © Cipsi; Unep; Wwf Italia.
Kenya: società civile zittita
sulle armi Si sono
incontrati per parlare del commercio illegale di armi, ma hanno escluso
dal meeting i rappresentanti della società civile. I ministri del Corno
d'Africa e della regione dei Grandi Laghi in questi giorni hanno discusso
a Nairobi sull'aumento del traffico di armi e sulle misure per arginare il
problema. Il modo in cui si è svolto l'incontro ha però sollevato
proteste:"La società civile ha partecipato solo osservando anche se la
Dichiarazione di Nairobi dice chiaramente che dovremmo partecipare
pienamente al processo" ha
affermato Richard Mugisha a capo di Uganda Action Network on Small
Arms (rete d'azione ugandese contro le armi leggere). Secondo un'indagine pubblicata la scorsa settimana in Kenya, una
persona su dieci a Nairobi è in possesso di armi, il 74% degli
intervistati crede che siano aumentati i crimini e l'84% ritiene che oggi
in città le armi siano maggiormente reperibili rispetto al passato. In
Italia in questi giorni la Campagna italiana di pressione alle banche
armate ha lanciato un invito alle associazioni aderenti a formalizzare l'adesione e a continuare la pressione in difesa della
legge 185/'90 che dall'11 settembre tornerà nelle commissioni del Senato.
[08.08.2002]
» Fonte: © AllAfrica.com, Iansa; »
Approfondimento: © Campagna Banche Armate; Missionari Saveriani;
Oscar.
Bush soccorre i "diritti" di ESSO
Il Dipartimento di Stato Americano ha chiesto ad un giudice federale di abbandonare il
processo contro la multinazionale ESSO per la presunta complicità nella
violazione dei diritti umani in Indonesia. Secondo Human Rights Watch, questa mossa solleva seri
dubbi sull'impegno assunto da Bush nel responsabilizzare le grandi
aziende. L'accusa, depositata l'11 giugno scorso nel distretto della
Columbia, sostiene che l'esercito Indonesiano ha commesso crimini contro
l'umanità mentre, tra il 1999 e il 2001, forniva protezione a una
consociata della multinazionale e che la ESSO pur essendo al corrente
degli abusi commessi non ha fatto nulla per evitarli. ILRF,
l'organizzazione che ha avanzato le accuse, parla di torture sistematiche,
omicidi, stupri e altri atti perpetrati dall'esercito contro la popolazione
locale. Di recente la Esso ha vinto una causa contro il sito francese
della campagna "STOP E$$O" per l'imitazione e la riproduzione illecita del
marchio. Greenpeace - assieme ad altre organizzazioni porta avanti la
campagna - è ricorsa in appello. [08.08.2002]
» Fonte: © Ecquologia, Human Right Watch; ILRF; » Approfondimento: © Greenpeace.
Piani di sicurezza ma palestinesi
blindati Il governo
dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha espresso una prima valutazione positiva sul piano proposto dal ministro
della difesa israeliano Benyamin Ben Eliezer che prevede il ritiro dei
militari dalle zone occupate in cambio di garanzie sulla fine della
tragica catena di attentati ad obiettivi israeliani. Nella notte tra il 6
e 7 agosto è comunque scattata una rappresaglia da parte dell'esercito israeliano nella
striscia di Gaza. Tra le città blindate c'è anche Nablus dove, secondo un
gruppo di pacifisti internazionali dell'Interational Solidarity Movement
presenti nella città, l'incursione ha tutte le caratteristiche di una punizione collettiva: essi riferiscono che circa
metà della città è rimasta senz'acqua, probabilmente a causa della
distruzione di alcune tubature. Anche l'organizzazione pacifista Gush Shalom è
vittima della repressione del governo Sharon a causa
della campagna promossa tra i riservisti dell'esercito allo scopo di
persuaderli a non prestare servizio nei Territori Occupati e a non violare
i diritti umani. Intanto l'Onu ha dettato una nuova risoluzione contro Israele e il Vaticano ha esortato l'Europa ad intervenire con più
decisione per porre fine al conflitto israelo-palestinese. [07.08.2002]
» Fonte: © Altremappe, Il Manifesto, Onuonline, Rainet, Gush Shalom, Vita; » Approfondimento: © Dossier Medio
Oriente; » Azione: © Campagna per la gioventù palestinese;
Critiche ai nuovi limiti
sull'elettrosmog Pesanti critiche sono
state indirizzate al Governo italiano da parte delle associazioni
ambientaliste WWF e Legambiente. L'approvazione di due decreti legislativi
sull'elettrosmog volti ad accelerare la costruzione di infrastrutture cioè
- in sostanza - la costruzione di 40.000 antenne per la telefonia mobile
UMTS è, secondo Guido Santonocito, responsabile "Elettrosmog"
del Wwf Italia, "una violazione della Costituzione italiana poichè
"cancella ogni valutazione di impatto ambientale, la concessione edilizia
comunale e i criteri qualitativi destinati a ridurre quanto
tecnologicamente possibile l'esposizione alle onde elettromagnetiche in
particolare dei soggetti deboli (bambini e malati in primis). Legambiente sostiene che "i limiti approvati dal
comitato dei ministri sono imbarazzanti in quanto svuotano di senso sia la
legge quadro che il principio di precauzione". I nuovi limiti pari a 10
microtesla previsti per i vecchi impianti (valore di attenzione) e a 3 per
i nuovi sono molto superiori ai 0,4 microtesla riconosciuti dallo Iarc
(Agenzia internazionale ricerche sul cancro) limite sopra il quale
raddoppiano i rischi di leucemie infantili. [07.08.2002]
» Fonte: © WWF, Legambiente; »
Approfondimento: © Greenpeace, WWF Dossier Elettrosmog, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", IARC;
Colombia: Amnesty scrive a
Uribe Alvaro Uribe Vélez ha inaugurato il 7 agosto il suo
mandato di presidente della Colombia. "Polso fermo, cuore grande" è il
motto con il quale Uribe conta di governare la Colombia, insanguinata da
oltre 38 anni da un conflitto interno del quale non si riesce ad
intravedere la fine. Amnesty International ha inviato una lettera al
Presidente Uribe chiedendo di fare dei diritti umani di tutti i colombiani
una priorità. “La nuova presidenza inizia mentre la crisi dei diritti
umani in Colombia e’ avvolta in una spirale e milioni di persone subiscono
le conseguenze quotidiane della violenza politica e delle violazioni dei
diritti umani ad opera di entrambe le parti in conflitto” ricorda Amnesty.
Nella sua lettera, l’organizzazione ha ribadito le proprie preoccupazioni su alcuni specifici progetti del
presidente Uribe, tra questi: la creazione di una milizia civile di un
milione di informatori, che rischia di trascinare ulteriormente nel
conflitto la popolazione civile e di consolidare la strategia dei
paramilitari sostenuti dall’esercito; la concessione dei poteri di polizia
giudiziaria alle forze armate e l’autorizzazione ad effettuare
perquisizioni nelle case e arresti senza l’autorizzazione di un giudice,
ciò che potrebbe favorire la copertura delle violazioni dei diritti umani
perpetrate dalle forze di sicurezza o dai loro alleati paramilitari.
Intanto la Colombia ha ratificato Trattato di Roma, costitutivo del
Tribunale penale internazionale (Tpi) entrato in vigore lo scorso primo
luglio. [07.08.2002]
» Fonte: © Amnesty International, Misna, Corte Penale
Internazionale; » Approfondimento: © Carta, Dossier
Colombia;
Ecologia: premiata ecuadoregna
Martinez È
stata premiata per la sua lotta in difesa degli eco-sistemi e dei diritti delle popolazione
indigene. Esperanza Martinez, biologa con specializzazione in sistemi
di gestione dell'ambiente, ha ricevuto il Premio internazionale Alexander
Langer 2002 dal Comitato scientifico e di Garanzia della Fondazione che
porta il nome di Alexander Langer, giornalista scomparso sette anni fa.
Martìnez è fondatrice in Ecuador dell'associazione Acciòn Ecològica, è
coordinatrice dell'Osservatorio socio-ambientale dell'Amazzonia e
co-fondatrice di Oilwatch, la rete internazionale sorta per difendere
delicati eco-sistemi e i diritti delle popolazioni indigene dai danni
conseguenti alle attività petrolifere. La Fondazione con questo premio ha voluto segnalare, in vista dell' assemblea di
Johannesburg, che i grandi eventi internazionali possono infine deludere
se non vengono accompagnati da un diffuso impegno di individui e comunità,
in direzione di una conversione ecologica profonda e socialmente
desiderabile che promuova una vera pace tra gli uomini e con la natura.
L'attenzione alle questioni ecologiche ha spinto in questi giorni il
governo filippino a non appoggiare un progetto statunitense che prevedeva
l'utilizzo di carbone come fonte energetica. Secondo quanto riferito da Greenpeace il Paese sembra puntare sull'energia
rinnovabile a dispetto del fatto che il Nord del mondo cerchi di esportare
al Sud tecnologie sporche e pericolose. [06.08.2002]
» Fonte: © Redattore Sociale, Fondazione
Langer; » Approfondimento: © Greenpeace
Pronta la regolarizzazione degli
immigrati Il
decreto sulla regolarizzazione degli immigrati è pronto e sarà varato nei
primi giorni di settembre. Sono quindi fissati i termini per procedere
alla "sanatoria" dei migranti che come colf e badanti (già inserite nella
Bossi-Fini) lavorano in nero: tre i requisiti necessari, due i moduli
stampati per le richieste. Restano vive le proteste contro la legge
Bossi-Fini in primo luogo, come si legge
nell'editoriale di Vita, per lo spirito che la anima: "l'assunzione
esplicita, anzi proclamata, dell'immigrazione come fonte di pericolo. Come
problema da fronteggiare con misure di contenimento, di controllo e di
repressione. E dell'immigrato, dello straniero, come potenziale nemico:
presenza ostile contro cui premunirsi." Resta vivo l'impegno per far sì
che sempre più persone guardino agli immigrati in modo diverso, anche
considerando che "per adesso, i veri europei sono, paradossalmente, gli
extraeuropei, con la loro conoscenza di più lingue, la loro diffusione
su tutto il territorio del Vecchio Continente e la loro voglia di
raccontare la propria vita". [06.08.2002]
» Fonte: © RaiNews24, Stranieri in
Italia, Vita;
» Approfondimento: © Centro studi immigrazione; Caritas; Nigrizia
Eritrea: la siccità è il problema
principale
Una durissima e prolungata
siccità sta minacciando la sopravvivenza di persone e
animali in Eritrea, questa la denuncia dell'associazione Mani Tese che per
questa grave emergenza lancia un appello ai cittadini italiani per
sostenere il popolo eritreo. Dopo il sanguinoso conflitto con l'Etiopia
che ora registra solo una controversia, a livello diplomatico per la
mancata indicazione sulle mappe del conteso villaggio di confine di Badme,
è ora la mancanza di piogge ad affliggere la popolazione agricola.
L'impossibilità della semina dei principali cereali di breve ciclo come
frumento, orzo, semi oleaginosi e legumi sta provocando una disastrosa
carestia. Mentre anche le agenzie Onu calcolano in un milione le persone che soffrono per la grave penuria
di cibo, acqua e altri generi non alimentari di prima necessità, la
missione delle Nazioni Unite in Etiopia ed Eritrea (UNMEE) ha annunciato
il suo supporto per risolvere definitivamente la disputa territoriale tra i due Stati del Corno
d’Africa e tracciare fisicamente sulle mappe i mille chilometri di confine
stabiliti dall’organismo dell’Aja. Addis Abeba ha però già contestato la
demarcazione di alcuni fiumi. [05.08.2002]
» Fonte: © Mani Tese, Irin, UN News Centre;
Da Megachip una campagna contro
l'Auditel
L'associazione "Megachip" lancia in questi giorni una
campagna contro l'Auditel. Il sistema di verifica dell'audience
televisiva viene definito "monopolista, segreto e inaffidabile". I
proponenti la campagna pubblicano sul sito Megachip un'ampia
documentazione che testimonia come il campione di riferimento sia
costruito con l'occhio rivolto agli utenti pubblicitari e non sia affatto
uno specchio fedele della popolazione italiana. Le modalità, i criteri, il
software sono coperti da segreto assoluto che l'Auditel ha sempre difeso
da seri controlli appellandosi al suo status giuridico di società privata.
Megachip sostiene che non può essere affidato a una società privata il
monopolio su un settore cosí importante per la vita pubblica e per la
democrazia. La Campagna di Megachip invita perciò a segnalare le
"famiglie/campione", scrivendo a: campagna.auditel@megachip.info
con oggetto: basta Auditel. Un'altra iniziativa contro l'Auditel è nata da
altre associazioni cattoliche che sostengono non si possa decidere la
programmazione di tutte le reti basandosi solo sui numeri (più o meno
realistici) degli ascolti: si tratta di Qualitel,
un osservatorio sulla qualità televisiva che si pone come riferimento sia
per gli spettatori sia per gli addetti ai lavori. [05.08.2002]
» Fonte: © Megachip, Zabrinskypoint, Informationguerrilla, Qualitel,
Auditel;
WTO: trattative agricole con
sguardo a sud
In sede di
Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) è in corso un forte dibattito
sulla politica agricola mondiale. In seguito alla riforma agricola europea
e alle seguenti proposte americane fatte alla WTO, la discussione si è
focalizzata sulle misure protezionistiche che permetterebbero secondo l'UE
anche di salvaguardare gli agricoltori europei. Secondo la WTO questa politica impedirebbe lo sviluppo
delle agricolture del sud del mondo. Anche gli Stati Uniti propongono una competizione nell'export, l'accesso ai
mercati e il finanziamento interno agli agricoltori. E da Nara in Giappone
giunge una bocciatura della riforma USA da parte di Europa e
Giappone. Secondo la "WTO Lilliput Lab" dall'accordo agricolo in sede WTO ci si attendeva un aumento
dei prezzi dei prodotti agricoli di base, le cosiddette commodities, ed un
riequilibrio del mercato che non si è verificato con il conseguente
mancato aumento delle esportazioni per i Paesi in via di sviluppo (PVS). A
fine luglio è scaduto il mandato di Mike Moore come Direttore Generale
dell'Organizzazione Mondiale del Commercio e a lui succederà il tailandese
Supachai Panitchpakdi. Intanto in Italia continua la mobilitazione degli allevatori contro la crisi agricola
che hanno indetto per il prossimo 3 agosto un'assemblea generale per
chiedere una politica che protegga le produzioni nazionali con attenzione
particolare al "Free O.G.M.". [05.08.2002]
» Fonte: © Altragricoltura,
Tradeobservatory, IPS news, WTO Lilliput
Lab; » Approfondimento: © Il ruolo delle imprese agroalimentari nell'agricoltura;
Microcredito sostenibile contro la
povertà
Nel mondo, si
calcola, esisterebbero circa 7.000 Micro Finance Institutions, istituzioni di
microcredito che beneficierebbero circa 20 milioni di persone. In Italia
si è creato un dibattito oltre a un forum di
discussione su di un settore che sta aumentando velocemente. E proprio
da questo fattore parte l'analisi di Gianpietro Pizzo di Microfinanza srl che
sottolinea come più che una moda è un modello riproposto che non sempre
sopperisce la difficolta di accesso al credito - oggi il 95% di essi va al
20% più ricco della popolazione mondiale - ma cerca di costruire percorsi
alternativi di sviluppo. Mentre a Napoli sarà di prossima apertura una
sede della Banca dei Poveri di Yunus, a Firenze è imminente l'apertura di
Banca Etica. Molti rimangono i dubbi sulla l'autosostenibilità economica
delle organizzazioni di microfinanza e sulle motivazioni che spingono le
ONG a credere tanto nel microcredito. Secondo l'economsita Serge Latouche
le ONG si avventano sul microcredito che però non può
rappresentare la soluzione su vasta scala. E il prossimo 13 agosto si
terrà all'interno di Festambiente l'incontro di Banca Etica per rispondere ai requisiti di
finanza etica richiesti dalla società civile. Nel corso della serata
verranno presentati anche i volumi "Guida al risparmiatore responsabile" e il "Manuale del
risparmiatore etico e solidale" . [02.08.2002]
» Fonte: © Banca Etica, Terre Libere, Rivista Valori, Osservatorio sui
Balcani; » Approfondimento: © Scuola creativa, Scuola creativa, Scholé
futuro, Ass.
Finanza Etica;
Scuola attiva tra legalità e
cittadinanza
Secondo un indagine nazionale
effettuata dal Ministero dell'Istruzione, gli alunni stranieri sono in forte aumento sia nelle scuole statali, sia in quelle
non statali. Un aumento percentuale del 2,31% e calcolato in 40mila unità
sull'anno scorso ragguingendo la cifra complessiva di 180.000. Nell'attesa
della "contestata" riforma Moratti, la scuola italiana si prepara a
mettere in atto azioni migliorative che secondo l'esperto Paolo Gentilini
"non sempre le politiche che si occupano delle "persone"
e mettono in atto programmi specifici di aiuto ai poveri/analfabeti,
nonostante ottengano effetti compensatori di maggiore o minore importanza,
non impediscono, bloccano o limitano la produzione di nuove esclusioni".
Ma si parla anche di educazione alla legalità e alla cittadinanza con le
iniziaitive di Libera, l'Ass. di Don Ciotti che dopo aver collaborato
proficuamente con Avviso Pubblico, il coordinamento di più di 700 enti
locali impegnati contro le mafie, ha raccolto un secco
no dal Ministero della Pubblica Istruzione alla proposta di un
Protocollo d'intesa per sviluppare e realizzare nelle scuole progetti e
iniziative sui temi della Educazione alla Cittadinanza, alla Legalità e
alla Democrazia. [02.08.2002]
» Fonte: © Le Monde, Centro
di Educazione Mondialità, Cres - Centro Ricerca educazione allo sviluppo; »
Approfondimento: © Scuola creativa, Scholé
futuro, Rete italiana di orti didattici botanici;
Rifiuti alle ecomafie e marchi
ecologici
"Con l'approvazione dell'art.14
del DL sui rifiuti n. 138/2002, si darà nuova linfa ai traffici
dell'ecomafia". Le associazioni ambientaliste hanno scritto una lettera aperta al Presidente della Commissione
parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e le attività illecite ad
esso connesse, on. Paolo Russo. Secondo Wwf, Legambiente, Greenpeace e
Italia Nostra l'approvazione causerebbe gravi problemi soprattutto per la
gestione delle attività di smaltimento e recupero dei rifiuti speciali e
di quelli pericolosi, che rischiano di diventare preda di trafficanti ed
ecomafiosi, con rilevanti danni economici per le imprese che perseguono
elevati standard di qualità nei settori dell'ambiente e del trattamento.
Tra i pochi casi di incontro tra esigenze ambientali e quelle aziendali è
l'iniziativa del marchio ecologico che a Bolzano segnala i negozi
ecosostenibili che rispondono a precisi criteri stabiliti e verificati
annualmente in un catalogo specifico. Intanto è ancora in corso la raccolta firme di Italia Nostra,
anche online, che chiede al capo di Stato Ciampi di salvaguardare il paese
da 31 clamorose emergenze ambientali e culturali fra le quali spicca la
recentissima Legge Tremonti. [02.08.2002]
» Fonte: © Legambiente, Italia Nostra, Fare Verde;
Powell strappa all'Asia il sì a
collaborare
Nonostante le
reticenze di alcuni paesi, il segretario di stato americano Colin Powell
ha firmato un trattato con i dirigenti dell'Associazione
delle nazioni del Sudest asiatico (Asean): l'obiettivo è rinforzare la
lotta contro il terrorismo attraverso una collaborazione più stretta con
Washington. Riuniti nel sultanato di Brunei, i dirigenti asiatici hanno
raggiunto un'accordo superando alcune reticenze, causate in primo luogo
dal timore di veder accrescere la presenza militare
statunitense nel territorio. Gli ufficiali USA dal canto loro hanno fatto
pressione al Congresso per approvare lo stanziamento di 16 milioni di
dollari che dovrebbero essere utilizzati per aiuti militari all'Indonesia,
considerata area strategica nella lotta al
terrorismo. In occasione dell'anniversario dello sgancio della bomba a
Hiroshima, il 5 agosto si svolgerà una marcia della pace India-Pakistan,
un'iniziativa nata per testimoniare la volontà e l'urgenza
di pace tra India e Pakistan e per sottolineare la spiritualità e umanità
comuni ai popoli, senza differenze di religione, culture e nazionalità.
Partirà il 5 agosto da Islamabad e terminerà in India a Ashota's Stupa.
[01.08.2002]
» Fonte: © Le Monde, IPS, Cosumi Etici; »
Approfondimento: © Dossier Crisi Globale;
Jenin è colpita e per l'ONU non è
massacro
È uscito il rapporto delle Nazioni Unite
sull'attacco militare al campo profughi di Jenin avvenuto agli inizi dello
scorso aprile durante l'operazione "Scudo Difensivo" conclusasi con
l'occupazione israeliana di alcune città autonome della Cisgiordania. Da
subito si sono levate le richieste di un'indagine per verificare i fatti,
che, secondo un primo rapporto di Human Right Watch, accusavano
l'esercito israeliano di crimini di guerra. Il documento delle Nazioni
Unite è invece critico sia nei confronti di Israele che dei palestinesi
avendo il primo permesso alle truppe di ricorrere all'artiglieria pesante
in una zona densamente popolata, i secondi per aver impiegato il campo come base per la preparazione di
attacchi. Secondo l'ONU le vittime dell'operazione sono una cinquantina di
cui la metà civili - il campo di Jenin come la maggior parte dei campi
profughi è costituito da donne e bambini - mentre le vittime dell' intera
operazione sarebbero 497. A Jenin la ricostruzione risulta comunque
difficile: l'esercito ha persino attaccato l'ospedale e continua a
colpire obiettivi civili. "…Ogni volta che guardo la TV è diventata
routine per noi sentire cattive notizie su Nablus, Jenin, Gaza, ovunque"
racconta Suzan Sahori a "Con la Palestina nel cuore". Testimonianze che giungono
anche da tre donne palestinesi per capire di più il contesto di
vita della popolazione. L'attentato dinamitardo al campus dell'Università Ebraica di
Gerusalemme ha causato sette morti e un ottantina di feriti. Amnesty oltre
a condannare l'attacco e reitera l'appello ai capi di tutti i gruppi armati
palestinesi affinché pongano fine immediatamente agli attacchi contro i
civili. Dopo il rappporto ONU su Jenin, Amnesty richiede "un'inchiesta esauriente che veda la collaborazione del
governo israeliano che ha ostacolato la ricerca della verità e della
giustizia". [01.08.2002]
» Fonte: © Amnesty, Human Rights Watch, Global
Observer, Femmis,
Misna, Altroadige, Indymedia
Israel; » Approfondimento: © Dossier Medio
Oriente;
Dopo l'Argentina, banche chiuse in
Uruguay
Nei giorni di fine luglio in Uruguay le banche hanno chiuso a causa di una crisi finanziaria. Per tutta
la giornata i risparmiatori hanno fatto la fila davanti ai bancomat
dovendo alla fine rassegnarsi al blocco che in base a quanto annunciato
dal governo dovrebbe durare solo ventiquattro ore ma che secondo alcuni
analisti potrebbe protrarsi per più giorni. Per superare la crisi il
governo conta sul sostegno del Fondo monetario internazionale: si trovano
già a Washington i delegati incaricati di chiedere un anticipo di 600 o 700 milioni di dollari sul
miliardo e mezzo di prestito in maggio destinato al Paese dall'Fmi.
Proprio l'Fmi e le sue politiche neoliberiste secondo il saggio di due esperti, James Petras e Henry Veltmeyer,
sono ritenute alla base del crollo dell'Argentina. Nel documento si
afferma che "queste forze politiche e le forze socio-economiche che le
hanno messe in pratica sono la causa diretta della disintegrazione del
Paese". In questi giorni l'ex presidente argentino Carlos Menem, in corsa
per la massima carica dello Stato alle elezioni del marzo prossimo, ha
incassato la dichiarazione di Paul O'Neil, segretario del tesoro
statunitense, che ha dichiarato che gli USA non hanno intenzione di
appoggiare un aiuto economico avendo il Paese sudamericano ricevuto
"fin troppo" e visti i rischi che il denaro "appaia in qualche conto in
Svizzera". Nonostante tutto la società civile argentina continua a reagire
organizzando momenti di protesta (un'altra giornata sul ponte
Pueyrredón) e confrontando opinioni e progetti nel neonato "Forum social
tematico de Argentina". [01.08.2002]
» Fonte: © IPS news, Rainews 24, 31 febbraio, Misna; »
Approfondimento: © Dossier America Latina;
Donne e Cedaw: gli USA verso la
ratifica
La Commissione affari
esteri del Senato statunitense si è espressa a favore del Cedaw, la
Convenzione sulla eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro
la donna, il più importante strumento internazionale giuridicamente
vincolante in materia di diritti femminili. La notizia è stata accolta con
soddisfazione da Human Right Watch, che ha definito la Convenzione "
un'importante opportunità per proteggere i diritti delle donne
negli USA e nel mondo". Hanno festeggiato anche le associazioni
femministe americane, impegnate da tempo a sottolineare come gli USA siano
l'unica nazione industrializzata a non aver ancora raticato il trattato in linea con paesi come
l'Afghanistan dei talebani, l'Iran e il Sudan. Tuttavia, perché sia
ratificato, il documento dovrà ottenere i voti favorevoli di 67 dei 100 membri del Senato, dove
esiste una componente contraria che sottolinea il pericolo di un
conseguente "indebolimento della sovranità Usa all'estero, e della
famiglia all'interno del Paese. [31.07.2002]
» Fonte: © Aidos, Human Rights Watch, Feminist Majority, Oneworld; »
Approfondimento: © Guida Diritti delle Donne, Guida
Genere;
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